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10/06/2025 17:00
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Indagine di mercato per l’acquisizione del servizio di Time Deposit, suddiviso in due lotti (contratto "attivo" escluso dall'ambito di applicazione del D. Lgs. n. 36/2023 ss.mm.ii.)
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Servizi
10/06/2025 17:00
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Regulatory updates
Certificazione della parità di genere: anche per il T.A.R. Napoli non é ammissibile...
Come visto in questo articolo, rispetto alla possibilità di impiegare l’avvalimento premiale ai fini di conseguire il punteggio previsto per il possesso della certificazione della parità di genere vi è contrasto in giurisprudenza. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, II, 23 maggio 2025, n. 3963, spingendosi (erroneamente) ad affermare che la giurisprudenza sul punto sia pacifica, aderisce all’orientamento che esclude una siffatta possibilità. Secondo il Collegio “non può invero rispondere al paradigma normativo dell’avvalimento il “prestito” speso dei detti requisiti premiali, atteso che la relativa certificazione, per sua natura e per pacifica giurisprudenza, non può costituire oggetto di avvalimento, né di natura operativa né ai fini del miglioramento della proposta offerta. Il primo punteggio invero riconosce la certificazione ex art.46 bis del d.lgs. 198/2006 (Codice...
Come visto in questo articolo, rispetto alla possibilità di impiegare l’avvalimento premiale ai fini di conseguire il punteggio previsto per il possesso della certificazione della parità di genere vi è contrasto in giurisprudenza. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, II, 23 maggio 2025, n. 3963, spingendosi (erroneamente) ad affermare che la giurisprudenza sul punto sia pacifica, aderisce all’orientamento che esclude una siffatta possibilità. Secondo il Collegio “non può invero rispondere al paradigma normativo dell’avvalimento il “prestito” speso dei detti requisiti premiali, atteso che la relativa certificazione, per sua natura e per pacifica giurisprudenza, non può costituire oggetto di avvalimento, né di natura operativa né ai fini del miglioramento della proposta offerta. Il primo punteggio invero riconosce la certificazione ex art.46 bis del d.lgs. 198/2006 (Codice...
FOCUS: “White List e Anagrafe Antimafia: l’equivalenza funzionale sancita dal...
La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V, n. 4308 del 14 maggio 2024 offre l’occasione per una riflessione sistematica sul rapporto tra white list e Anagrafe antimafia degli esecutori, alla luce del quadro normativo ed in particolare dell’art. 119, comma 2, del d.lgs. 36/2023. La questione: white list vs anagrafe antimafia Oggetto del giudizio era, tra l’altro, la presunta non equivalenza tra l’iscrizione alla white list ex art. 1, comma 52, L. 190/2012 e quella all’Anagrafe antimafia istituita dall’art. 30, D.L. 189/2016, destinata agli operatori economici impegnati nella ricostruzione post-sisma. La stazione appaltante aveva richiesto, come requisito di partecipazione, l’iscrizione nella white list, mentre l’aggiudicatario risultava iscritto unicamente all’Anagrafe antimafia. Da ciò la contestazione in merito alla vali...
La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V, n. 4308 del 14 maggio 2024 offre l’occasione per una riflessione sistematica sul rapporto tra white list e Anagrafe antimafia degli esecutori, alla luce del quadro normativo ed in particolare dell’art. 119, comma 2, del d.lgs. 36/2023. La questione: white list vs anagrafe antimafia Oggetto del giudizio era, tra l’altro, la presunta non equivalenza tra l’iscrizione alla white list ex art. 1, comma 52, L. 190/2012 e quella all’Anagrafe antimafia istituita dall’art. 30, D.L. 189/2016, destinata agli operatori economici impegnati nella ricostruzione post-sisma. La stazione appaltante aveva richiesto, come requisito di partecipazione, l’iscrizione nella white list, mentre l’aggiudicatario risultava iscritto unicamente all’Anagrafe antimafia. Da ciò la contestazione in merito alla vali...
L’impegno ad eseguire l’appalto, sulla base di una determinata ripartizione delle...
L’impegno ad eseguire l’appalto, sulla base di una determinata ripartizione delle quote di esecuzione tra le imprese facenti parte di un raggruppamento temporaneo, deve essere già definito al momento in cui si partecipa alla gara, perché in questo modo le imprese raggruppate formalizzano nei loro rapporti e nei confronti dell’Amministrazione la misura entro la quale si assumeranno l’esecuzione del contratto e la corrispondente misura dei requisiti di qualificazione di cui devono essere in possesso. [[CASESTUDY]] Ne consegue che questo impegno non può essere modificato in corso di gara, attraverso il potere di soccorso istruttorio della Stazione appaltante. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/2025, n. 4526: 11.2. Tenuto conto del quadro normativo di riferimento e della lex specialis, non può non es...
L’impegno ad eseguire l’appalto, sulla base di una determinata ripartizione delle quote di esecuzione tra le imprese facenti parte di un raggruppamento temporaneo, deve essere già definito al momento in cui si partecipa alla gara, perché in questo modo le imprese raggruppate formalizzano nei loro rapporti e nei confronti dell’Amministrazione la misura entro la quale si assumeranno l’esecuzione del contratto e la corrispondente misura dei requisiti di qualificazione di cui devono essere in possesso. [[CASESTUDY]] Ne consegue che questo impegno non può essere modificato in corso di gara, attraverso il potere di soccorso istruttorio della Stazione appaltante. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/2025, n. 4526: 11.2. Tenuto conto del quadro normativo di riferimento e della lex specialis, non può non es...
FOCUS: “L’aggravamento volontario della procedura negoziata: quali termini si...
Con il parere n. 3437 pubblicato in data 13 maggio 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è intervenuto su un tema di crescente rilievo pratico per le stazioni appaltanti operanti nell’ambito degli affidamenti sotto-soglia comunitaria: la possibilità di aggravare volontariamente una procedura negoziata, pur in assenza di un interesse transfrontaliero certo, optando per una procedura aperta, e i conseguenti riflessi sui termini procedurali applicabili. [[CASESTUDY]] La questione Il quesito sottoposto al MIT prende le mosse dall’art. 50, comma 1, lett. d), del D.Lgs. 36/2023, che consente l’affidamento mediante procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, per appalti di servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro, in assenza di un interesse transfrontaliero certo. Tuttavia, nella...
Con il parere n. 3437 pubblicato in data 13 maggio 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è intervenuto su un tema di crescente rilievo pratico per le stazioni appaltanti operanti nell’ambito degli affidamenti sotto-soglia comunitaria: la possibilità di aggravare volontariamente una procedura negoziata, pur in assenza di un interesse transfrontaliero certo, optando per una procedura aperta, e i conseguenti riflessi sui termini procedurali applicabili. [[CASESTUDY]] La questione Il quesito sottoposto al MIT prende le mosse dall’art. 50, comma 1, lett. d), del D.Lgs. 36/2023, che consente l’affidamento mediante procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, per appalti di servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro, in assenza di un interesse transfrontaliero certo. Tuttavia, nella...
Aggiornamento del bando tipo n. 1, consultazione online fino al 5 giugno
Aggiornamento del bando tipo n. 1, consultazione online fino al 5 giugno È aperta fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 la consultazione online sulla revisione del bando tipo n. 1/2023, aggiornato alle più recenti modifiche normative, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Sulle clausole dello schema di disciplinare ha infatti inciso l’entrata in vigore del cosiddetto Correttivo (d.lgs. n. 209/2024) che è intervenuto su diverse disposizioni del Codice degli Appalti richiamate dal bando tipo n. 1, determinando la necessità di un...
Aggiornamento del bando tipo n. 1, consultazione online fino al 5 giugno È aperta fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 la consultazione online sulla revisione del bando tipo n. 1/2023, aggiornato alle più recenti modifiche normative, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Sulle clausole dello schema di disciplinare ha infatti inciso l’entrata in vigore del cosiddetto Correttivo (d.lgs. n. 209/2024) che è intervenuto su diverse disposizioni del Codice degli Appalti richiamate dal bando tipo n. 1, determinando la necessità di un...
Certificazione per la parità di genere e settore specifico: attenzione all’Ente...
La ricorrente contesta l’illegittima attribuzione di 1,5 punti alla società che la precede in graduatorio in relazione al possesso della certificazione UNI/PdR 125:2022 (I.e. parità di genere). Il contesto normativo di riferimento chiarisce che la certificazione per la parità di genere, istituita con l’art. 46-bis del D.Lgs. n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna) e disciplinata dal D.P.C.M. 29 aprile 2022, deve essere rilasciata da organismi accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1, e specificamente autorizzati per l’ambito tecnico della UNI/PdR 125:2022. [[CASESTUDY]] Il sistema normativo vigente prevede un modello a due livelli di accreditamento: da un lato l’accreditamento “obbligatorio” secondo la norma ISO/IEC 17021-1, che rappresenta il quadro generale...
La ricorrente contesta l’illegittima attribuzione di 1,5 punti alla società che la precede in graduatorio in relazione al possesso della certificazione UNI/PdR 125:2022 (I.e. parità di genere). Il contesto normativo di riferimento chiarisce che la certificazione per la parità di genere, istituita con l’art. 46-bis del D.Lgs. n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna) e disciplinata dal D.P.C.M. 29 aprile 2022, deve essere rilasciata da organismi accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1, e specificamente autorizzati per l’ambito tecnico della UNI/PdR 125:2022. [[CASESTUDY]] Il sistema normativo vigente prevede un modello a due livelli di accreditamento: da un lato l’accreditamento “obbligatorio” secondo la norma ISO/IEC 17021-1, che rappresenta il quadro generale...
Impegni ex art. 102 contraddetti dall’offerta tecnica: esclusione
Un bando di gara (non PNRR) richiedeva una quota del 30% dei lavoratori da assumere fosse rispettata, sia a favore della categoria di lavoratori “giovani” (under 36), che a favore delle “donne”, mediante assunzione di tale obbligo già in sede di gara. L’aggiudicataria ha assunto una mera dichiarazione formale di adesione agli obblighi, che, secondo la ricorrente, non troverebbe però corrispondenza nell’articolazione dell’offerta, contenuta nel medesimo documento. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, IV, 22 maggio 2025, n. 3916 conviene con la ricorrente. “La dichiarazione di impegno è indicata a pagina 2 (par. II, punto B), ma, in relazione alla censura oggetto di esame, è cruciale la tabella esplicativa successivamente contenuta a pagina 3, con particolare riferimento alle descrizioni dei servizi H, L, M, nelle quali sono indicate le incidenze percentuali delle diverse ca...
Un bando di gara (non PNRR) richiedeva una quota del 30% dei lavoratori da assumere fosse rispettata, sia a favore della categoria di lavoratori “giovani” (under 36), che a favore delle “donne”, mediante assunzione di tale obbligo già in sede di gara. L’aggiudicataria ha assunto una mera dichiarazione formale di adesione agli obblighi, che, secondo la ricorrente, non troverebbe però corrispondenza nell’articolazione dell’offerta, contenuta nel medesimo documento. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, IV, 22 maggio 2025, n. 3916 conviene con la ricorrente. “La dichiarazione di impegno è indicata a pagina 2 (par. II, punto B), ma, in relazione alla censura oggetto di esame, è cruciale la tabella esplicativa successivamente contenuta a pagina 3, con particolare riferimento alle descrizioni dei servizi H, L, M, nelle quali sono indicate le incidenze percentuali delle diverse ca...
FOCUS: “La legittimità dell’inserimento della riduzione dei tempi di esecuzione...
Premessa La sentenza del Consiglio di Stato, Sez. III, n. 3464 del 16 aprile 2024 offre un importante chiarimento in merito alla possibilità per le stazioni appaltanti di valorizzare la riduzione dei tempi di progettazione ed esecuzione dell’appalto come elemento economico dell’offerta, piuttosto che come parametro tecnico-qualitativo. La pronuncia si inserisce nel solco di una giurisprudenza consolidata, che riconosce la natura economica di tale parametro e la conseguente legittimità della sua valutazione congiunta al prezzo. [[CASESTUDY]] Il caso: la contestazione sulla struttura della legge di gara Nel caso esaminato, il RTI appellante incidentale ha censurato la scelta della stazione appaltante di suddividere i 20 punti previsti per l’elemento “prezzo”, destinandone una parte alla valutazione del parametro “tempo”, inteso come riduzione dei tempi di progettazione ed e...
Premessa La sentenza del Consiglio di Stato, Sez. III, n. 3464 del 16 aprile 2024 offre un importante chiarimento in merito alla possibilità per le stazioni appaltanti di valorizzare la riduzione dei tempi di progettazione ed esecuzione dell’appalto come elemento economico dell’offerta, piuttosto che come parametro tecnico-qualitativo. La pronuncia si inserisce nel solco di una giurisprudenza consolidata, che riconosce la natura economica di tale parametro e la conseguente legittimità della sua valutazione congiunta al prezzo. [[CASESTUDY]] Il caso: la contestazione sulla struttura della legge di gara Nel caso esaminato, il RTI appellante incidentale ha censurato la scelta della stazione appaltante di suddividere i 20 punti previsti per l’elemento “prezzo”, destinandone una parte alla valutazione del parametro “tempo”, inteso come riduzione dei tempi di progettazione ed e...
La facoltà di scartare l’offerta extraeuropea può essere esercitata sulla base...
La stazione appaltante ha disposto l’esclusione sulla base della dichiarazione resa dalla società ricorrente secondo cui “la parte dei prodotti originari di Paesi terzi, ai sensi del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, supera il 50 per cento del valore totale dei prodotti che compongono l’offerta”. Secondo la stazione appaltante “la formula normativa di cui all’art.170 comma 2 del D. Lgs. 36/2023 (così come riprodotta nell’art. 5 della Lettera di invito) non può essere interpretata restrittivamente nel senso che l’offerta contenente prodotti originari di paesi terzi possa essere respinta dalla Stazione Appaltante, solo dopo avere valutato le offerte […]”. Secondo la ricorrente, l’art. 170 citato attribuirebbe alla stazione appaltante una facoltà di respingere le offerte con prodotti extra UE sopra la soglia de...
La stazione appaltante ha disposto l’esclusione sulla base della dichiarazione resa dalla società ricorrente secondo cui “la parte dei prodotti originari di Paesi terzi, ai sensi del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, supera il 50 per cento del valore totale dei prodotti che compongono l’offerta”. Secondo la stazione appaltante “la formula normativa di cui all’art.170 comma 2 del D. Lgs. 36/2023 (così come riprodotta nell’art. 5 della Lettera di invito) non può essere interpretata restrittivamente nel senso che l’offerta contenente prodotti originari di paesi terzi possa essere respinta dalla Stazione Appaltante, solo dopo avere valutato le offerte […]”. Secondo la ricorrente, l’art. 170 citato attribuirebbe alla stazione appaltante una facoltà di respingere le offerte con prodotti extra UE sopra la soglia de...
FOCUS: “Il principio di autoresponsabilità nelle gare telematiche: doveri e conseguenze...
La partecipazione alle gare pubbliche attraverso piattaforme digitali impone agli operatori economici un grado particolarmente elevato di diligenza. Con la sentenza n. 487/2025, il TAR Umbria ribadisce che la mancata osservanza delle regole tecnico-procedurali – chiaramente definite dalla lex specialis – ricade interamente sul concorrente, in attuazione del principio di autoresponsabilità. Il commento analizza la portata applicativa di tale principio e il suo intreccio con la dimensione telematica delle procedure di gara. [[CASESTUDY]] Introduzione La digitalizzazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, lungi dal semplificare la responsabilità degli operatori economici, ha invece accresciuto la necessità di presidiare con rigore ogni passaggio tecnico-procedurale previsto dalle piattaforme di gara. Il TAR Umbria, con la sentenza n...
La partecipazione alle gare pubbliche attraverso piattaforme digitali impone agli operatori economici un grado particolarmente elevato di diligenza. Con la sentenza n. 487/2025, il TAR Umbria ribadisce che la mancata osservanza delle regole tecnico-procedurali – chiaramente definite dalla lex specialis – ricade interamente sul concorrente, in attuazione del principio di autoresponsabilità. Il commento analizza la portata applicativa di tale principio e il suo intreccio con la dimensione telematica delle procedure di gara. [[CASESTUDY]] Introduzione La digitalizzazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, lungi dal semplificare la responsabilità degli operatori economici, ha invece accresciuto la necessità di presidiare con rigore ogni passaggio tecnico-procedurale previsto dalle piattaforme di gara. Il TAR Umbria, con la sentenza n...
MIT: Deroga progettazione BIM - art. 225 bis, co. 2 D. Lgs. 36/2023
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3416 ha risposto al seguente quesito: Posto che l'art. 225 bis, co. 2 del D.Lgs. 36/2023 prevede che le disposizioni di cui all'art. 43 del Codice in materia di progettazione BIM non si applicano ai procedimenti di programmazione superiori alle soglie di cui all'art. 14 del Codice già avviati alla data di entrata di entrata in vigore del correttivo al Codice (31.12.2024) per i quali è stato redatto il DOCFAP ex art. 2, comma 5, dell'Allegato I.7 al Codice, si chiede se tale deroga trovi applicazione nel caso di un intervento - per il quale il DOCFAP è stato approvato nel mese di ottobre 2024 - che trova totale copertura finanziaria deliberata nel 2024all'interno del CDA dell'ente, ma da inserirsi nella programmazione triennale 2025-2027. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata L'a...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3416 ha risposto al seguente quesito: Posto che l'art. 225 bis, co. 2 del D.Lgs. 36/2023 prevede che le disposizioni di cui all'art. 43 del Codice in materia di progettazione BIM non si applicano ai procedimenti di programmazione superiori alle soglie di cui all'art. 14 del Codice già avviati alla data di entrata di entrata in vigore del correttivo al Codice (31.12.2024) per i quali è stato redatto il DOCFAP ex art. 2, comma 5, dell'Allegato I.7 al Codice, si chiede se tale deroga trovi applicazione nel caso di un intervento - per il quale il DOCFAP è stato approvato nel mese di ottobre 2024 - che trova totale copertura finanziaria deliberata nel 2024all'interno del CDA dell'ente, ma da inserirsi nella programmazione triennale 2025-2027. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata L'a...
Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024
Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024 Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha tenuto stamane alle 11 alla Camera dei deputati la Relazione annuale al Parlamento dell’attività svolta dall’Autorità Anticorruzione nel 2024. Tra i temi affrontati i ritardi del Pnrr, dove in alcuni settori la spesa è inferiore al 30% delle risorse destinate; la preponderanza degli affidamenti diretti, pari al 98% dell’acquisto di servizi e forniture; il calo rilevante di appalti di lavori nel 2024 con una riduzione del 38,9%; “l’eccesso di frazionamento artificioso degli appalti per rimanere al di sotto delle soglie di legge, dietro cui sovente si nascondono sprechi e infiltrazioni criminali e mafiose”. [[CASESTUDY]] Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di 271,8 miliardi di euro per un totale di 26...
Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024 Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha tenuto stamane alle 11 alla Camera dei deputati la Relazione annuale al Parlamento dell’attività svolta dall’Autorità Anticorruzione nel 2024. Tra i temi affrontati i ritardi del Pnrr, dove in alcuni settori la spesa è inferiore al 30% delle risorse destinate; la preponderanza degli affidamenti diretti, pari al 98% dell’acquisto di servizi e forniture; il calo rilevante di appalti di lavori nel 2024 con una riduzione del 38,9%; “l’eccesso di frazionamento artificioso degli appalti per rimanere al di sotto delle soglie di legge, dietro cui sovente si nascondono sprechi e infiltrazioni criminali e mafiose”. [[CASESTUDY]] Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di 271,8 miliardi di euro per un totale di 26...